Maria Grazia CHILO'
psicologa - psicoterapeuta
INTERVENTO
In questi anni la ricerca internazionale ha prodotto metodologie tecniche e strategie che, pur non risolutive di un problema così complesso, hanno fornito ad operatori e genitori la possibilità di incidere significativamente sul recupero delle abilità funzionali e sulla qualità della vita.
"...Gli interventi più utilizzati e validati sono quelli psicoeducativo‐abilitativi, che debbono avere l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle capacità adattive, sociali e comunicative all’interno di esperienze significative in diversi contesti di vita. In questo senso, i percorsi di training, spesso altamente strutturati e intensivi, particolarmente nella prima infanzia,risultano molto importanti.
Anche se è necessario ricordare che "non sono il fine da perseguire ossessivamente, ma uno strumento per facilitare la generalizzazione e l’utilizzo delle abilità acquisite in tutti gli ambiti di esistenza del soggetto...".
(Dgr n. 2959 del 28 dicembre 2012 pag. 1/9 Linee di indirizzo Regione Veneto per i Disturbi dello Spettro Autistico).
L’ approccio psicoeducativo abilitativo, in generale, ha come focus il “prendersi cura delle persone”, metterle al centro e migliorarne la qualità della vita; si occupa della persona inserita nel suo ambiente ed ha una visione sistemica; fa riferimento alla conoscenze scientifiche più attuali ed ha delle teorie di riferimento esplicitate; è multidisciplinare ed insegna “coping strategies” cioè delle strategie che consentono un adattamento costruttivo ad una situazione stressante.
In sintesi un approccio psicoeducativo dovrebbe essere:
- Generale, per sostenere tutto lo sviluppo
- Unitario
- Individualizzato
- Comprendere tutte le aree dello sviluppo
- Occuparsi di tutti gli aspetti della vita.
La valutazione diagnostica, seppur costituita da un'accurata prima fase iniziale, deve essere rapidamente accompagnata da una successiva valutazione funzionale che consente di intervenire precocemente ed intensivamente ad individuare ed abilitare le aree potenziali.

La valutazione funzionale riguarderà principalmente l’osservazione mirata :
-
dello sviluppo psico - relazionale generale
-
della comunicazione spontanea e del linguaggio
-
dello sviluppo delle competenze intersoggettive
-
delle abilità di autonomia
-
delle abilità di gioco
-
dello sviluppo delle abilità sociali e adattive
Poiché sono interessate più aree dello sviluppo è importante il lavoro multidisciplinare congiunto e condiviso.
Di estrema importanza nell’intervento psicoeducativo è il supporto e il lavoro con i genitori (Parent Training) che vengono coinvolti fin dal primo momento direttamente sia nella fasi diagnostico-valutative sia nei trattamenti e vengono inoltre gradualmente guidati ad apprendere le strategie più efficaci di gestione e di intervento.
Non essendoci una cura univoca e definitiva per l’autismo e i disturbi dello spettro, attraverso la metodologia psicoeducativa si viene a costituire un sistema di interventi che è esso stesso
“la cura”.
