Maria Grazia CHILO'
psicologa - psicoterapeuta
LO SPETTRO AUTISTICO
I disturbi dello spettro autistico rappresentano una gamma molto ampia di compromissioni che possono andare dall’autismo tipico grave alla sindrome di Asperger. Quindi ci possono essere persone con gravi ritardi cognitivi o persone che possono anche avere una intelligenza superiore alla media: sono tutti accomunati dalle difficoltà (più o meno rilevanti) di comunicazione anche di semplici bisogni primari, di condivisione emotiva, e di comprensione delle regole sociali e ambientali. Si calcola che circa il 2 - 3 °/oo della popolazione sia affetto da autismo e il 4 - 6 °/oo da disturbi dello spettro autistico.
LA TRIADE SINTOMATOLOGICA
I disturbi dello spettro sono caratterizzati dalla compromissione qualitativa principalmente di 3 aree dello sviluppo:
1) l’interazione sociale (mimica, sguardo,gesti, relazioni con i coetanei, mostrare, portare,…),
2) la comunicazione (linguaggio, conversazione, ecolalie, eccentricità…),
3) il gioco simbolico (interessi e attività ristretti assorbenti, stereotipati, anomali).

LA VALUTAZIONE DIAGNOSTICA DEI DISTURBI DELLO SPETTRO NON VIENE FATTA ATTRAVERSO INDAGINI STRUMENTALI MA ATTRAVERSO L’UTILIZZO DI APPOSITI TEST, QUESTIONARI ED OSSERVAZIONI COMPORTAMENTALI.
Per una definizione della diagnosi si fa riferimento ai criteri esposti nei manuali internazionali dei disturbi dell’infanzia e dell’adolescenza (ICD10 e DSM IV) utilizzando come strumenti diagnostici: CARS-2, PEP 3, TTAP, ADI- R, KADI, ADOS, VINELAND ed altre Ceck- list specifiche, più gli strumenti valutativi specifici della psicologia e della logopedia.